Nulla è
perduto, ma in generale parlare di grande annata è pressoché impossibile per la
vendemmia 2014 del vino italiano. Per il grosso della vendemmia, va detto, è
ancora presto, ma la situazione è complicata, soprattutto al Nord. Le cose vanno
un po’ meglio al Sud, ed in particolare in Sicilia. Ma, in generale il sentiment è che sarà un’annata molto eterogenea,
e anche nella stessa Regione, il buono si potrebbe scontrare con l’ottimo e il
mediocre con l’eccellente. Tutto è ancora in evoluzione e il tempo di questi
giorni inciderà sulla qualità finale. Ecco alcune impressioni dei più
autorevoli enologi italiani: “Ci sono alcune zone del Sud e nel Centro dove la
situazione non è così negativa, anzi - spiega Riccardo Cotarella, - ma più
andiamo verso Nord e più la stagione è stata poco bella. Però, non sarebbe la prima
volta che la vite ci sorprende, speriamo lo faccia ancora una volta”. “Io sono
ottimista per natura - rilancia Carlo Ferrini - e credo che sia molto presto
per sbilanciarsi. È una vendemmia in divenire, siamo molto indietro, mi ricorda
le vecchie annate degli anni 90, con l’invaiatura ad agosto. Tutto dipende da settembre”.
“C’è da dire - aggiunge Roberto Cipresso - che, almeno nei terreni più assolati,
rocciosi, sciolti e inclinati, la pianta non ha accumulato riserve idriche così
importanti. E, in questi casi, si vedrà la personalità ed il carattere del
vino”. “È un’annata davvero complicata - dice Valentino Ciarla – per due motivi
soprattutto: per la sanità delle uve, perché queste piogge hanno fatto
prosperare tutte le avversità principali, e perché la frequenza delle piogge
stesse significa anche mancanza di sole, che non ha fatto maturare le uve”. Di
annata decisamente non facile parla anche l’enologo piemontese Giuseppe Caviola:
“Ma sono speranzoso: per varietà non precoci come Nebbiolo e Sangiovese che sono
in ritardo, dove le uve sono sane, si potrebbero avere buoni risultati”.
Maurizio Peroni
LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
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venerdì 22 agosto 2014
lunedì 18 agosto 2014
NUOVI SCENARI INTERNAZIONALI PER L'EXPORT DEL VINO
Il Cile
diventa il quarto paese esportatore mondiale di vino e, con un 2013 da record,
supera l’Australia, e si afferma per la prima volta come primo Paese del Nuovo
Mondo, dietro al trio Francia-Italia-Spagna, saldamente al comando. L’export
del Paese delle Ande, nel 2013, è cresciuto dell’8%, ed oggi rappresenta il 52%
delle vendite complessive, anche grazie al forte investimento in marketing e comunicazione,
che assorbe il 5% degli introiti. Le spedizioni dei vini cileni, nel 2013,
hanno raggiunto un valore di 1,9 miliardi di dollari.
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