una
produzione che dovrebbe incrementarsi sul 2012. Al Sud, invece, si
profila un aumento deciso della produzione e anche dal punto di vista
qualitativo si prospetta una bella annata”. Insomma, se la peronospora
ha messo a dura prova le capacità dei viticoltori, in generale,
il ritardo della fioritura, dovuto al freddo, spiega Scienza, “scongiura
le corse a vendemmie precoci come quella del 2003, quella del 2011 e del 2012”. “La professionalità farà la differenza anche
quest’anno -
aggiunge Riccardo Cotarella, enologo e docente all’Università
Tuscia di Viterbo - e se da luglio in poi, come sembra, il tempo
sarà favorevole, avremo buoni risultati”. Posso aggiungere che l'unico neo sarà stato quello delle maggiori spese sostenute dagli agricoltori per i trattamenti fitosanitari!
Maurizio Peroni
LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
martedì 23 luglio 2013
IL VIGNETO ITALIA DOPO LE COPIOSE PIOGGIE
Attilio Scienza,dell’Università
di Milano e tra i massimi esperti di viticoltura afferma: “al Nord
la pioggia, il freddo e la peronospora potrebbero ridurre la produzione,
le ultime stime sono di un -20% ma sono molto pessimistiche
e le previsioni meteorologiche per i prossimi mesi sono positive.
Al Centro abbiamo avuto fenomeni di minore intensità con
L'ESCLUSIVO ITALIANO: GLI AUTOCTONI
Il magazine Uk “The Drink Business”,
una delle
pubblicazioni più seguite nel mercato inglese ha stilato
la “top chart”, ed ha anticipato le tendenze
globali per antonomasia dei vitigni autoctoni italiani. Vicino a mostri sacri come Sangiovese
e Nebbiolo che, tra gli altri, danno vita a vini simbolo dell’Italia,
come Brunello di Montalcino e Chianti (e Chianti Classico)
nel
primo caso, e Barolo nell’altro, ce ne sono altri che testimoniano quanto
il Sud sia sulla cresta dell’onda. A partire da Nerello Mascalese
e Nero d’Avola, che stanno facendo le fortune della Sicilia, ad
Aglianico, Fiano, Falanghina e Greco di Tufo che fanno sorridere soprattutto
i produttori della Campania. C’è poi il Vermentino, che dalla
Sardegna alla Toscana sta avendo risultati eccellenti, ma anche il Glera,
alla base del fenomeno Prosecco. Per finire con il Trebbiano,
protagonista
della rinascita vinicola dell’Abruzzo, e uno dei must della viticoltura,
non solo italiana, ma mondiale: il Pinot Grigio. Ci sarà mai posto per il nostro amato Pecorino?
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