Produzione senza uso di solfiti e risparmio idrico di almeno il 30%. Nasce così Purovino, nome dato al brevetto e al marchio che identifica un metodo di produzione
frutto della collaborazione tra l'Università della Tuscia, la società Pc Engineering e la californiana Purefresh Inc.La chiave sta nell'uso dell'ozono per il trattamento
delle uve.Questo potente disinfettante naturale si sostituisce all'anidride solforosa, che rilascia residui tossici, e s'inserisce tra le fasi della raccolta e della pressatura. In pratica,le uve raccolte manualmente in cassette sono trattate in cella a basse temperature per una notte. L'ozono si scinde rapidamente, ritrasformandosi in ossigeno, senza residui.Gli acini a contatto con il gas reagiscono naturalmente aumentando la concentrazione di polifenoli. E questo va a
vantaggio sia dell'uva sia della qualità del vino. Le prove sperimentali, che hanno
coinvolto sette cantine umbre e toscane,sono state soddisfacenti sia per i rossi che
per i bianchi. I vantaggi? Un generatore di ozono (costa circa 30mila euro),consuma alla massima potenza 0,6 kW/ora, e l'acqua ozonata può essere riutilizzata consentendo un risparmio d'acqua del 30%. Inoltre si eviterà così l'uso di
sostanze chimiche per lavare gli impianti.
Maurizio Peroni
LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
domenica 27 novembre 2011
martedì 15 novembre 2011
LA BOTTIGLIA DI CARTA
La rivoluzione verde, che sta cambiando il modo di produrre in tutto l’Occidente, coinvolge sempre di più il mondo del vino. L’ultima novità arriva dall’Inghilterra, dove la “Greenbottle” è pronta a mettere sul mercato la prima bottiglia di carta della stessa forma di quella tradizionale: 55 grammi di peso contro i 500 di quella di vetro,che vuol dire un bel risparmio in termini di trasporto e smaltimento,costi pari al 10% della bottiglia tradizionale. Sugli scaffali della catena Asda arriverà nel 2012, ma sono in molti a storcere il naso, in prima fila il direttore di “Decanter”, Adam Lechmere, che ricorda come “l’aspetto di un vino è incredibilmente importante, e la gente non si chiede se sia ecologico”. Una novità da seguire, ma che non riguarda
le grandi produzioni di qualità del Belpaese che, per disciplinare, non possono prescindere dal vetro. Un materiale che si scopre sempre più amico dell’ambiente: 9 bottiglie scure su 10 sono prodotte con vetro riciclato, e gli imballaggi sono riciclabili al 100%, come ricorda Assovetro, l’associazione nazionale degli industriali del vetro.
le grandi produzioni di qualità del Belpaese che, per disciplinare, non possono prescindere dal vetro. Un materiale che si scopre sempre più amico dell’ambiente: 9 bottiglie scure su 10 sono prodotte con vetro riciclato, e gli imballaggi sono riciclabili al 100%, come ricorda Assovetro, l’associazione nazionale degli industriali del vetro.
mercoledì 2 novembre 2011
E' SPAGNOLO IL PRIMO VINO ANALCOLICO
Il vino con zero alcol adesso è realtà. Si chiama EminaZero, ed il Grupo Matarromera è pronto, dopo 7 anni di ricerca, a lanciarlo sul mercato in quattro versioni: rosso, bianco, rosato e spumante. Pensato per “consumatori dagli 0 ai 100 anni”, dalle donne in gravidanza agli anziani, passando per i diabetici, è il risultato di un processo di dealcolazione di pregiato vino del Duero, cui è seguita una complessa ricostituzione organolettica, capace di mantenere inalterate tutte le qualità benefiche del vino
(polifenoli, antiossidanti), con solo lo 0,04% di alcol e lo 0,29% di zuccheri.
(polifenoli, antiossidanti), con solo lo 0,04% di alcol e lo 0,29% di zuccheri.
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