Dopo aver parlato dei nuovi scenari del vino, analizziamo i cambiamenti che ci sono stati sugli stili di vita degli italiani a tavola.
E' cambia la società, sono cambiati i ritmi di
lavoro, è cambiata l’economia e di conseguenza sono cambiate anche le abitudini degli italiani a tavola, che oggi si scoprono sempre
più salutisti, attenti alle buone abitudini alimentari e alla scelta dei prodotti sani: in 20 anni è aumentato
quasi del 20% il numero di chi fa una colazione adeguata al
mattino, mentre è diminuito quello di chi pranza a casa, così come quello di chi fa del
pranzo il suo pasto principale. Sono le nuove tendenze che emergono dai dati
dell’Istat sugli stili di vita degli italiani, che hanno analizzato il trend dal 1993 al 2012. Andando nel dettaglio,
si può vedere che a puntare su una buona colazione sono soprattutto le donne e, ovviamente, i bambini . Il pranzo a casa rimane ancora un’abitudine molto
diffusa, anche se in calo del 10%, a vantaggio di bar e ristoranti, in crescita. Mangiano a casa in particolare
gli anziani, mentre il ristorante, salito dall’1,8% al 2,8%, è scelto
soprattutto dalla fascia d’età 35-44 anni e dai maschi,
mentre il bar è frequentato in maniera particolare dalla fascia più giovane, quella tra i 20 e 24 anni, e dai maschi.
Sale anche il numero di chi pranza sul posto di lavoro, in particolare tra i 35 e 44 anni e gli uomini. E, se per
molto tempo il pranzo è stato il pasto principale, oggi le cose stanno cambiando: nel ’93 lo era per
il 78,2% delle persone, in particolare per gli over 75 e i bambini tra i 3-5 anni, nel 2012,
invece, si è registrato un calo del 10% (68%), soprattutto fra le donne e nei bambini. La cena quindi, diventata il pasto principale,
soprattutto fra i 45-54 anni e gli uomini. Da questi dati emerge
un’Italia che va di fretta, assorbita dai ritmi frenetici del lavoro e degli hobby, dedicando sempre meno tempo al piacere
della convivialità tra amici e famiglia.
Mi domando: questo cambiamento è stato davvero salutista? A parte il ritorno ai cibi genuini e a Km. zero, non sarebbe forse meglio prendersi una giusta pausa per consumare rilassato il proprio pranzo con il giusto apporto di calorie e magari rimanere leggeri la sera per dormire così di più la notte? Non ci stiamo forse pericolosamente avvicinando allo stile inglese-americano di cui oggi tutti noi ne vediamo le conseguenze?