Maurizio Peroni

LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !

venerdì 15 febbraio 2013

ENOTURISMO

Dopo aver parlato dell'importanza nel vino di strumenti promozionali come i social network, vediamo le tendenze attuali nell'Enoturismo. Osserviamo che c'è molto “green”, sempre più 2.0, target alto: la qualità dell’ambiente è il primo
fattore di appeal, dove il wine & food devono ancora migliorare. Anche qui il web la fa da padrone, sia come strumento per la promozione del territorio con i Comuni sempre più on line, sia per la pianificazione del viaggio, primo canale utilizzato dai turisti per raggiungere la meta. Si resiste quindi alla crisi, ma il settore ha comunque bisogno di una strategia nazionale, perchè c’è ancora molto da scoprire e da organizzare con l’85% dei sindaci ed il 61% degli operatori che ritengono ancora espandibile l’offerta di nuove destinazioni. Ecco il turismo enogastronomico in Italia, visto dall'Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia, alla Bit di Milano. Il territorio a più alta vocazione enogastronomica d'Italia? È Cuneo, grazie alla presenza di produttori di vino al top ed alla alta ristorazione, seguito da Verona e da Siena. Un mercato, quello dell’enoturismo, che non ha ancora raggiunto la sua “maturità”, e che segue il trend del prodotto vino: cresce con un +12% nel 2012  grazie all’aumento di turisti stranieri, che sopperiscono al calo di quelli italiani. Tra le motivazioni di viaggio, a sorpresa, ma non troppo, il wine & food non è la principale: al primo posto c’è l’ambiente (23%), seguito da arte e cultura (19%), sagre ed eventi (19%), l’enogastronomia (17%), il vino (13%), ed altro (9%). Allora come intercettare ancora più turisti? Assolutamente potenziando la comunicazione, primo fra tutti il web, primo canale utilizzato dai turisti per raggiungere la meta, seguito da passaparola, guide specializzate, Strade del Vino, agenzie, riviste di settore e aziende di promozione turistica.

giovedì 14 febbraio 2013

I SOCIAL NETWORK DI BACCO

Il social “piace” agli internauti appassionati di vino; una volta si seguiva lo star system, ora sono i social network a dominare in termini di popolarità. A partire da Facebook, piattaforma privilegiata che decide chi o cosa è “in” o “out”, in clicks capace di aggregare persone e passioni. E la “corsa” al web e al social network è iniziata da tempo anche in Italia: scopriamo qual'è il vino più amato. Secondo la “creatura” di Zuckerberg che è l’ago della bilancia dei social, al top della classifica della popolarità delle pagine ufficiali dei Consorzi del vino italiano c’è il Chianti Classico, che vanta la community di fan più numerosa con oltre 56.000 “Mi piace”. A seguire, un altro grande rosso di Toscana, il Brunello di Montalcino con oltre 24.000 “Mi piace”, e, alla posizione n. 3, la Barbera d’Asti che tocca la soglia dei 16.000 “Mi piace”. Il Chianti Classico è presente anche su Twitter, dove conta oltre 1.500 follower. Scendendo dal podio troviamo il Franciacorta con oltre 11.000 “Mi piace”, seguito dal Chianti dei Colli Fiorentini (oltre 5.000), il Chianti dei Colli Senesi (oltre 3.700) e il Nobile di Montepulciano che sfiora quota 3.100 “Mi piace”). Seguono i vini della Valpolicella, vicini a quota 3.000 “Mi piace”, e, infine, il Soave con oltre
1.750. Ma non finisce qui, perché accanto alle pagine ufficiali dei Consorzi del vino italiano, sono molti gli amanti del buon bere che hanno deciso di condividere su Facebook la propria passione creando pagine dedicate ai propri vini del cuore: dal Prosecco all’Amarone, dal Nero d’Avola al Barolo, dal
Barbaresco al Morellino di Scansano fino al Sagrantino, per citare i più seguiti. Del resto Facebook, che in Italia conta 22 milioni di utenti, sta diventando uno strumento fondamentale anche per la promozione turistica ed enogastronomica.