Le parole recenti
del presidente Usa, Obama, fanno sperare nella ripresa di una delle
economie più importanti in assoluto: “Gli Stati Uniti hanno voltato pagina,
siamo fuori dalla crisi”. Il mercato
USA è anche il mercato numero 1 ad oggi per il vino. E proprio su questo fronte arrivano buone notizie: secondo la Silicon Valley Bank, nel 2015, a crescere
saranno soprattutto le vendite dei vini da 20 dollari a bottiglia in su,
soprattutto grazie alla rinnovata fiducia dei consumatori che si riflette sui
ristoranti, che rappresentano il 35% delle vendite enoiche in questa fascia di
prezzo. E l’aumento non sarà di poco conto, visto che la stima parla di un +14%
ad un +18%. Una buona notizia anche per il
vino italiano, che negli USA ha il primo partner enoico straniero in valore e
dove è leader tra i vini di importazione sia in quantità che in valore. Un
primato che, peraltro, potrebbe anche essere aiutato dal tasso di cambio
euro-dollaro, che si sta facendo meno svantaggioso per gli americani. Di
contro, secondo il report, a soffrire saranno i vini sotto i 9 dollari a
bottiglia. Come dire: avanti i vini di alta gamma!
Maurizio Peroni
LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
venerdì 23 gennaio 2015
venerdì 16 gennaio 2015
LE REGIONI ITALIANE PIU' VIRTUOSE
Se le stime saranno azzeccate, il valore dell’export del vino italiano nel 2014, toccherà un nuovo record: 5,1 miliardi di euro, sui 5,04 dell’anno precedente. Record che, se arriverà, avrà il suo campione assoluto, ovvero il Veneto, Regione che ha esportato il valore nettamente più alto tra tutte quelle d’Italia: 1,184 miliardi di euro solo tra gennaio e settembre 2014 (+3,4% sul 2013). Completano il podio, anche se decisamente staccate, il Piemonte, con 691,5 milioni di euro (+5,1%), e la Toscana con 530 milioni di euro (+1,8%). Una “vendetta” economica, quella del Veneto, che sul fronte della qualità giudicata dalle guide italiane e internazionali è quasi sempre dietro alle stesse Toscana e Piemonte. Anche se, va detto, che questi dati Istat, elaborati da Unione Italiana Vini, calcolano le esportazioni delle Regioni secondo l’ultimo punto di transito effettivo del vino, che in genere è dove le aziende hanno il deposito doganale, che può anche non coincidere con la Regione di produzione del vino. A questo poi si aggiunga che gran parte dei volumi del vino del Centro-Sud viene imbottigliato al Nord, e inglobato nei calcoli della Regione di appartenenza dell’operato finale. In ogni caso, nella posizione n. 4, c’è il Trentino Alto Adige, con 363,6 milioni di euro (+3,8%), e poi l’Emilia Romagna, in posizione n. 5, con 230,4 milioni di euro (con un consistente -22,9% sul 2013). Bene la Lombardia, in posizione n. 6, con 200,9 milioni di euro, a +3,6% sul 2013. Completano la “top 10” l’Abruzzo, con 95,2 milioni di euro (+9,8% sul 2013), la Sicilia con 71,8 (-1%), la Puglia con 67,7 (-0,1%) e il Friuli Venezia Giulia con 66,5 milioni di euro, e con il primato di Regione che è cresciuta di più: 18,6% sul 2013. A seguire, nell’ordine, Marche (38,8 milioni di euro), Lazio (33,8), Campania (26), Umbria (20,4), Sardegna (16,8),Liguria (6,4), Molise (3,6), Calabria (2,5), Basilicata (1,5) e Valle d’Aosta (1,2 milioni di euro).
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