In questi giorni di PROWEIN la mission italiana è quella di invertire una tendenza negativa del 2015: le esportazioni di vino italiano in Germania, il più importante mercato per i produttori italiani dopo gli Usa, e crescere ancora nel Nord Europa, che sempre più soddisfazioni regala alle nostre aziende. I produttori italiani, sono i più presenti in assoluto in fiera, e con molto lavoro da fare per cercare di recuperare terreno in un mercato consolidato come quello tedesco, dove le turbolenze economiche (da cui non è indenne neanche la forte economia della Germania), e la concorrenza crescente dei produttori d’Europa e non solo, rischia di minare la solidità del nostro mercato enoico, anche nella tipologia bollicina. Infatti anche queste ultime hanno perso il 6,5% in quantità e il 5,7% in valore, con una dinamica negativa che ha colpito anche le importazioni francesi, a favore della Spagna, che ha visto i suoi spumanti crescere del 17,7% in quantità, diventando così il fornitore straniero n. 1 di spumanti sul mercato tedesco. Tutto questo anche grazie ad un prezzo decisamente più concorrenziale: 2,86 euro al litro, contro i 3,68 dell’Italia ed i 10,75 della Francia.
Maurizio Peroni
LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !
lunedì 14 marzo 2016
giovedì 25 febbraio 2016
LA GENETICA PER IL FUTURO DELLA VITE E DELL'AGRICOLTURA
E' il professor Attilio Scienza, docente all’Università di Milano e tra i massimi esperti di viticoltura al mondo che ha sottolineato l’importanza di studiare nuovi vitigni più resistenti alle malattie, “per arrivare ad un vino davvero bio e di qualità”. Tutto questo senza ricorrere agli Ogm, ma con la tecnica del “genoma editing, mutuata dalla medicina umana, con la quale, in estrema sintesi, non si fa altro che accelerare il processo di selezione naturale di varietà di uva più resistenti alle malattie e ai cambiamenti climatici, senza alterarne le qualità organolettiche, che consentirebbero così un minor uso di agrofarmaci e trattamenti, con ricadute positive sull’ambiente, sulla salute di chi vive e lavora in vigna, e ovviamente anche sull’economia delle aziende”. Anche il Ministero delle Politiche Agricole appoggia queste idee, tanto che nella Legge di Stabilità ad inizio anno, ha inserito uno stanziamento di 21 milioni di euro per quello che è stato definito il più importante progetto di ricerca pubblica mai fatto in Italia su un argomento tanto attuale quanto delicato, come il miglioramento genetico attraverso biotecnologie sostenibili in agricoltura, vite compresa.
giovedì 18 febbraio 2016
LE PROSPETTIVE DI MERCATO DEL CONTINENTE NERO
Dopo la Cina sono in molti a credere che l’Africa sia il nuovo continente per l’export europeo, anche se gli ostacoli da superare saranno molti. Sembra però che i giochi si possano fare, visto che i francesi hanno già incominciato a tessere le tele in quei Paesi in cui l’economia cresce e gli stili di vita guardano verso occidente, come Etiopia, Kenya e Tanzania. Le previsioni parlano che i consumi del Continente Nero toccheranno quota 1,4 miliardi di dollari nel 2020, mentre nel prossimo decennio l’incremento sarà addirittura del 33%, a fronte di un tasso mondiale medio di crescita previsto del 6%. Le opportunità sono allettanti, perché oltre ai Paesi citati sopra, con un mercato del vino già esistente e in vigorosa crescita, ve ne sono altri di prospettiva, come Repubblica Democratica del Congo, Angola, Costa d’Avorio e Nigeria, quest'ultima da qualche mese divenuta la prima economia africana. Queste opportunità, come dicevamo prima, non sono prive di ostacoli: la burocrazia, la corruzione, le difficoltà logistiche e l'inefficienza sono i maggiori nemici per gli esportatori. E poi, non c’è da dimenticare la concorrenza del Sudafrica, che sicuramente sarà la più avvantaggiata proprio dal punto di vista geo-politico. Concludo con una curiosità: in Etiopia ci sono già 1.500 ettari di vigneti coltivati!
martedì 16 febbraio 2016
ETICHETTA TERMOCROMATICA
L'idea è quella di un’etichetta a stampa termocromatica per la buona conservazione del vino. E' l’invenzione di Francesco Bellini, imprenditore nel settore bio-farmaceutico e patron dell’Ascoli F. C., che si colora quando la bottiglia scende sotto i 12 gradi, indicando così la giusta temperatura di servizio del vino, mentre compare la scritta “Natural Wine” a ricordare la filosofia produttiva della sua cantina Domodimonti, sita a Montefiore dell’Aso.
sabato 16 gennaio 2016
IL RE DELLE FESTE APPENA TRASCORSE
Sono state forse le Bollicine “regine” delle Festività appena passate, come tutti immaginano? No, il “re” delle feste è stato un grande rosso: il Barolo. A Natale ancora una volta ha vinto la tradizione di stappare grandi vini, simbolo di convivialità al quale non si rinuncia, dove spiccano sempre i Supertuscan Sassicaia, Tignanello, Masseto, l'Amarone della Valpolicella e il Brunello di Montalcino. Le bollicine però, come logico che fosse, non sono state a guardare, andando alla riscossa capeggiate dallo Champagne, Franciacorta e Trentodoc, immancabili come sempre per brindare. I canali di acquisto? Cantine prima ed enoteche poi, seguite da e-commerce che ha dato segnali di avanzata come nuovo canale di vendita.
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