Come accadeva per gli eretici nel Medioevo, la polizia di Shanghai ha
deciso di bruciare al rogo 3.000 bottiglie di falso Château Lafite
scoperte e sequestrate sul mercato cinese, che secondo le stime avrebbero
potuto fruttare 4 milioni di euro. Le bottiglie sarebbero state sequestrate nel 2012, e
non è chiaro perché le autorità abbiano aspettato
così
a lungo per distruggerle. Forse hanno aspettato l'idea giusta ed esemplare per farlo
apertamente
e in pubblico per dare un segnale chiaro
sull’atteggiamento del Governo cinese nella lotta alla
contraffazione dei grandi vini, fenomeno che sta creando
non pochi problemi sul mercato locale.
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