Maurizio Peroni

LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !

mercoledì 25 settembre 2013

ALDO BONOMI: IL CAPITALISMO DEL 2000

Riporto un estratto del pensiero di uno  dei più fini sociologi del Belpaese, Aldo Bonomi, che ha dedicato i suoi ultimi studi proprio alla crisi del sistema capitalista, attraverso l’analisi dei territori, dove negli ultimi anni sono nate le espressioni imprenditoriali migliori di quella “green economy” sempre più concreta, a partire proprio dal mondo dell’agricoltura. “In realtà, attorno al settore primario  hanno ruotato le più grandi storie imprenditoriali italiane, a partire dalla  Ferrero che, senza la dimensione agricola del noccioleto, non sarebbe mia esistita. È un intreccio profondo, come quello che lega il radicalismo del primo Carlin Petrini con le capacità di marketing di Oscar Farinetti: il primo ha raccontato e difeso i segmenti delle eccellenze agroalimentari italiane, il secondo ne ha fatto una grande impresa commerciale. Poi, ci sono storie “al rovescio”, come quella di Caprai: se Arnaldo non avesse puntato su una delle filiere più rappresentative del “capitalismo dolce” umbro, come il tessile, Marco non avrebbe potuto fare il percorso inverso e tornare alla terra, riscoprendo e rilanciando un vitigno antico come il Sagrantino”. Così, quello che un tempo era il settore più povero, oggi si ritrova ad essere vera e propria avanguardia, attirando il meglio della creatività giovanile, “perché è nell’enogastronomia - continua il sociologo - che quella che io chiamo “l’economia dell’esperienza” ha il suo modo migliore di realizzarsi: i prodotti del wine & food hanno bisogno della migliore creatività, di storie da raccontare e nuovi mezzi per farle conoscere, per questo le conoscenze dei giovani diventano fondamentali”. Ma la “rivoluzione” è anche sociale: “il cambiamento, oggi, non arriva più da quello che una volta era il “primo popolo”, la borghesia cittadina delle città, ma dal “secondo popolo”,quello rurale. L’avanguardia - conclude Bonomi- non è più la Fiat, ma le Langhe.

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