La GDO è la nuova tendenza: infatti nel
mercato del vino italiano, ormai vale il 70% delle vendite. L'analisi è che si beve
un po’ meno vino, anche se si è disposti a spendere un po’ di più
per la bottiglia da portare a tavola.
Crescono del 3,3%, infatti, le vendite di vino in bottiglia e a denominazione
nella fascia di prezzo superiore
ai 6 euro. In
generale, il 2012, è stato un
anno caratterizzato da un deciso aumento dei prezzi: +5,5% per il totale del
vino confezionato, +4,5%
a litro per le bottiglie da 75 cl a denominazione d’origine, e
addirittura +10,1% per i vini in brik, calati
però dell’1,7% in quantità. Variazioni che incidono sulla ripartizione
delle quote di mercato delle varie
fasce di prezzo: i vini a denominazione sotto i 2 euro perdono in volume il 18,3%, ma proprio perché tanti prodotti sono passati alla fascia di
prezzo centrale, quella
tra 2 e 4 euro che copre la maggiore quota di mercato, quasi il 50%. A
proposito di quote di mercato
è interessante notare che la fascia di prezzo tra i 4 e i 6 euro copre il 14,8%
del mercato e quella
sopra i 6 euro il 5,4%. Parlando, invece di quote di mercato globale, i vini a
denominazione raggiungono
il 56,1% delle vendite di vino nella gdo, mentre i brik il 31,5%. Il prezzo medio,
in generale, si attesta a 4,28 euro al litro per il vino a denominazione e in
bottiglia, e a 1,24 euro
per i brik. Il tipo di vino più venduto nei supermercati italiani è il
Lambrusco con più di 14 milionidi
litri per un valore di 44 milioni di euro. Seguono Chianti, Montepulciano
d’Abruzzo, Barbera e Bonarda.
Tra i trend da segnalare, la tenuta delle bollicine, che in volume cedono solo
lo 0,6%, e la crescita
dei vini a marca commerciale , che hanno una
quota di mercato
del 14,7%. Per i calcolatori sono tutti numeri da leggere con attenzione e su cui fare le proprie valutazioni!
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