Low price, low alcohol. Questa è l'ultima tendenza che viene dal mercato Inglese, dove il settore dei vini a bassa gradazione alcolica vale circa 44 milioni di euro. Il motivo di questo boom è direttamente collegato ai dazi dimezzati: normalmenteper un vino che va dai 5,6 ai 15 gradi le tasse ammontano a 1,9 sterline, sotto i 5,5 gradi invece, si paga la metà: 80 pence. Così il prezzo medio finale a bottiglia è di 3,2 sterline. Ma attenzione, siamo sicuri che si possa ancora parlare di vino? L'Unione Europea definisce il vino come un prodotto ottenuto da uve fermentate con un grado alcolico minimo del 8,5% (con le dovute eccezioni). Eppure, nonostante questa incongruenza, il fenomeno sta coinvolgendo sempre più produttori: l'ultimo ad essere entrato nel sistema è il gigante californiano Gallo che ha confezionato il suo low alcohol wine appositamente pensando al mercato inglese. E per attirare più acquirenti ha ben pensato di includere in etichetta anche il contenuto calorico. Chiaramente low anche quello. IO QUESTO LO CHIAMO BUSINESS !
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