Maurizio Peroni

LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !

venerdì 31 dicembre 2010

IL BILANCIO DI UN DECENNIO DI VENDEMMIE

Il 2010 volge al termine, e pertanto vogliamo tracciare un breve bilancio delle prime 10 vendemmie targate 2000, che, diciamolo subito, sono state mediamente più che soddisfacenti per l’enologia italiana. Certo, abbiamo cominciato a dover convivere
con una certa mutazione del clima e complessivamente potremmo dire che le annate “calde” (a partire dalla 2000, un millesimo possente quanto potente, in debito, forse, di un po’ di eleganza ed equilibrio)hanno segnato non poco questo avvio del nuovo millenio, con un picco toccato dalla vendemmia 2003, i cui risultati in termini qualitativi sono stati conseguenti. Ma i primi 10 anni del nuovo millennio hanno
offerto anche fenomeni in controtendenza e la vendemmia 2002 si è distinta per una piovosità eccezionale e per un esito qualitativo da dimenticare, anche se non mancano le classiche “eccezioni che confermano la regola”. L’annata 2006, anch’essa “calda”, dai vini generalmente maturi e ricchi, divide i pareri della critica nel confronto con la 2007, dai vini più energici e saporiti. Annate un po’ più deboli sono la 2005, in grado di produrre però vini di bella personalità, la 2008 e la 2009, specie se
considerate nella loro proiezione futura. Millesimi generalmente positivi tutti quanti, ma, probabilmente, non in grado di restare negli annali. E poi, finalmente, la vendemmia 2004, forse la più equilibrata e classica ( non nella nostra zona), che ha “sfornato” le sue declinazioni migliori nei Brunello Riserva e nei Barolo Riserva, con vini immensi e, in alcuni casi, assoluti, e la 2001, un millesimo i cui vini continuano ad evidenziare evoluzioni importanti e punte di sicura eccellenza. E la 2010? Promettente per freschezza e aromaticità, ma, forse, non destinata a incidere più di tanto nella storia enologica del Bel Paese.

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