All’indomani del 1° Forum del Vino del MontePaschi ecco le dichiarazioni del presidente Giuseppe Mussari. Presidente Mussari, cosa chiede ai produttori ? Di mettersi assieme, di ottimizzare i costi dell’internazionalizzazione altrimenti insostenibili. La dimensione unitaria è troppo piccola e finora l’attenzione è spesso solo sul prodotto e poco sul marketing.Ma le imprese hanno dimostrato duttilità?
I produttori di vino assai più di altri settori sono allenati al confronto internazionale.Non da oggi tengono conto della concorrenza francese e più recentemente cilena e di altri paesi. Se la produzione è stabile e i consumi interni
sono diminuiti, vuol dire che hanno esportato. Perchè la partita si gioca all’estero.
La frontiera della crescita sta nella domanda dei Paesi in via di sviluppo. Da ciò la
necessità, per i produttori italiani, di puntare ancor più sulla capacità di internazionalizzazione, adottando anche misure di rafforzamento dimensionale e patrimoniale. E per il mercato interno? Va trovato un modo per incrementare il consumo di vino nei ristoranti. In questo momento molte cantine di ristoranti sono
piene, capitali immobilizzati in bottiglie, ristoratori indebitati, impossibilitati a far ruotare l’offerta e aggiornare le carte dei vini, con ricarichi eccessivi per
i clienti. Una soluzione va trovata. Quale? Per esempio, introducendo anche nell’horeca il contratto estimatorio e il sistema della resa. Magari non proprio come
per le edicole dove tutto ciò che non si vende si restituisce. Si può trovare una sistema misto per condividere il rischio delle rimanenze. Ridotto il costo dell’invenduto, i ristoratori rinnoveranno le carte.
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