Maurizio Peroni

LA VOCE DELLA TIPICITA' DEI VINI DELLA TRADIZIONE PICENA E FAMILIARE !
THE VOICE AND THE UNIQUE CHARACTER OF THE FAMILY AND PICENO TRADITION !

mercoledì 2 giugno 2010

SALONE DEL GUSTO 2010

Ridare valore al cibo e al lavoro di chi lo produce, lottare contro l’enorme spreco di cibo nel mondo e
valorizzare le differenze enogastronomiche di tutto il pianeta: ecco gli obiettivi del Salone del Gusto, al
Lingotto Fiere di Torino dal 21 al 25 ottobre, insieme a “Terra Madre”. “Sarà un grande Salone - ha
annunciato il presidente internazionale di Slow Food, Carlo Petrini - più grande delle altre edizioni e
ancora più ricco di contenuti. Per uscire da questa crisi servono i territori e le economie locali. E i
contadini vanno pagati il giusto, adesso prendono troppo poco: 27 centesimi per litro di latte, 10 euro
per quintale di grano. Così non si dà più valore al cibo, ci chiediamo solo quanto costa e deve costare
poco. Il cibo è energia primaria e quindi bisogna tornare ad avere rispetto per ciò che mangiamo. E poi
sprechiamo troppo: ogni giorno, in Italia, 4.000 tonnellate finiscono nella spazzatura”. Per sviscerare
tutti questi temi sono tante le occasioni che propone il Salone 2010: 128 laboratori del gusto, 14 teatri
del gusto, 27 percorsi per bambini, 50 attività didattiche, 23 conferenze e tanti documentari,
cortometraggi e lungometraggi dal festival “Slow Food on Film”. E non mancherà lo spazio per il
nettare di Bacco, con il debutto della sala “Slow wine-banca del vino”, per degustare il meglio
dell’enologia italiana e internazionale. E siccome l’obiettivo è la valorizzazione dei territori e dei 150
Paesi che parteciperanno a “Terra Madre”, lo spazio espositivo non vedrà più le vie tematiche e l’area
dei presidi, ma un’organizzazione fatta per Regione o Paese. E la prima edizione del Salone con la Lega
alla guida del Piemonte, sembra anche confermare la vicinanza di vedute sull’agricoltura tra il Carroccio
e la Chiocciolina: “la Regione - ha detto il presidente Roberto Cota - sostiene l’iniziativa perché è
un’occasione straordinaria per il nostro territorio. L’agricoltura è una risorsa importantissima ed è
sbagliato considerare gli agricoltori lavoratori di serie B”.

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